La dr.ssa  Valeria TramontanoSAN NICOLA LA STRADA. Appena nominata assessore con le deleghe alle Politiche Territoriali, Viabilità, Innovazioni Tecnologiche e Contenzioso del Comune di San Nicola la Strada, sul web si è scatenato il popolo degli internauti che hanno aggredito, con un furore degno di miglior causa, la giovane senza conoscere le proprie potenzialità ma solo perché nipote dell’ex sindaco Pasquale Delli Paoli e per questo viene discriminata.

La dr.ssa Valeria Tramontano nasce a Caserta il 7 novembre 1985. Risiede nella sua amata città, San Nicola la Strada, fin dalla nascita. A diciannove anni si diploma presso il Liceo Scientifico “A. Diaz” di Caserta. A 23 anni si laurea in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi “G. Marconi” di Roma, facente parte del FOR. COM (Consorzio Interuniversitario) de “La Sapienza”, con tesi in diritto amministrativo, relatore il Prof. Corsetti Andrea.

 

Nel 2010 ha conseguito la Laurea Specialistica in Giurisprudenza, iscritta presso il foro degli avvocati di Napoli, dal 2011 lavoro come direttrice didattica del cfpcm corsi srls. Attualmente è direttrice didattica dei corsi presso il Centro Preparazione Concorsi Militari.

La dr.ssa Tramontano si avvicina alla politica attiva nel 2011, quando viene nominata vice coordinatrice cittadina dei Giovani del PDL nonché addetto stampa dello stesso. Ma quello che coloro che sputano veleno sulla professionista, che ricordiamo, alle elezioni del 31 maggio 2015 ha ottenuto 134 consensi personali risultando la terza nella lista dell’NCD, dopo Sortino e Terracciano, non sanno è che Valeria Tramontano è anche una scrittrice. Infatti, nel 2009, con la Casa Editrice Kimerik ha pubblicato la sua prima pubblicazione: “Stammlager XA Bremervorde: memorie di un internato”. La giovane autrice nel romanzo ha narrato la storia vera del nonno Domenico Delli Paoli, che, nel periodo dell'internamento, è stato testimone di assurde atrocità e che, grazie anche a sua nipote, ha trovato il coraggio di raccontarle e, quel che è più importante, di narrarle alla propria famiglia. Domenico Delli Paoli amato per la sua forte sensibilità ed attaccamento ai valori della famiglia, era nato il 18 novembre 1921 da genitori contadini, unico maschio di sei figli, tutti rampolli di quella amena terra sannicolese che non ebbe mai a lasciare se non per i tristissimi eventi bellici del secondo conflitto mondiale che lo strapparono per lunghi anni al calore di mamma Marianna Abbate, del papà Pasquale e di cinque sorelle. “Uomo mite, onesto, puro d’animo” - ha affermato Valeria Tramontano - “fu testimone di assurde atrocità consumate davanti ai suoi increduli occhi durante gli anni della prigionia in Germania, in un campo di lavoro, uno Stammlager, appunto, a Bremervorde, schiavo di Hitler. Fu proprio lì, durante gli anni dell’internamento” - ha aggiunto - “che contrasse i primi segni di una malattia contro la quale ha lottato, con indomita volontà, spinto dalla sua immensa voglia di vivere, fino agli ultimi, inesorabili momenti in cui le forze lo hanno abbandonato. Mio nonno” – ha detto l’autrice - “mi ha raccontato la sua storia, affinché le future generazioni comprendessero l'insegnamento che dove c’è guerra, c’è altra guerra, morte ed altra morte, sangue, sofferenza, distruzione, odio. Bisogna, altresì, rigettare l’idea della guerra. La pace, invece” - ha concluso Valeria Tramontano - “è un fuoco che arde, ridona serenità e felicità”. Sarebbe il caso che prima di giudicarla come Assessore le diamo il tempo di lavorare in pace e senza sputare veleno solo perché qualcuno non è stato eletto o nominato assessore. Il tempo della campagna elettorale è terminato, basta con i veleni.

Nunzio De Pinto