CASERTA. Il centrosinistra casertano sembra essere un puzzle da un milione di pezzi in cui si devono incastrare i tasselli del nuovo ato, della presidenza della Provincia e del rimpasto a Caserta città.

Il gioco dei veti incrociati ha fatto in modo che tutte queste partite si andassero ad accavallare con tutte le conseguenze che la cosa comporta. Cominciamo dall’Ato rifiuti. In un primo momento, il sindaco di Marcianise Antonello Velardi sembrava il presidente designato dal momento che incassava il gradimento sia del commissario provinciale del Partito democratico Franco Mirabelli che quello del consigliere regionale e riferimento di Campania libera Luigi Bosco che quello dei sindaci di Caserta e Santa Maria Capua Vetere Carlo Marino e Antonio Mirra con i quali ha chiuso un’intesa che ha visto quest’ultimo alla guida dell’idrico e dovrebbe vedere il primo cittadino del capoluogo a capo dell’ente di corso Trieste.

Il passato diventa d’obbligo, dal momento che, nelle ultime ore hanno posto il loro veto su questa posizione sia l’eurodeputato Nicola Caputo che il consigliere regionale Gennaro Oliviero, entrambi impegnati a sostegno di Dario Abbate contro Velardi alle ultime amministrative. A fare il loro gioco l’ex sindaco di Macerata Campania Luigi Munno che si è candidato contro Velardi sperando di incassare il sostegno dei due compagni di partito e, magari, quello di Giovanni Zannini che, proprio in queste ore, ha formalizzato la rottura con Franco Mirabelli congelando tutte le intese raggiunte.

A complicare ulteriormente le cose in questo quadro così frastagliato ci si mette anche il rimpasto a Caserta che il sindaco Marino ha congelato in attesa di capire gli sviluppi successivi. L’avvocato di Puccianiello non ha fatto mistero di puntare alla presidenza della Provincia cosa che, ovviamente, impone una scelta oculata, in caso di successo dell’operazione, della scelta del vicesindaco. Allo stato attuale tale casella è in mano ad Antonella De Benedictis indicata da Campania Libera di Luigi Bosco che, a sua volta, per le provinciali ha già ufficializzato che scenderà in campo con un proprio schieramento guidato da un nome tra il sindaco di Casagiove Roberto Corsale e quello di Casaluce Rani Pagano. Ovviamente, Marino non può rafforzare con il vicesindaco un suo diretto competitor per corso Trieste...

E, così ecco che si impantana il rimpasto nel capoluogo anche alla luce del fatto che Campania libera chiede per la casella di vicesindaco una figura politica come quella del coordinatore del movimento Vincenzo Girfatti, al posto del tecnico De Benedictis.