CASERTA. Il rimpasto al Comune di Caserta si farà, ma solo dopo le provinciali. Il sindaco Carlo Marino lo ha lasciato intendere a chiare lettere ai suoi alleati che non ha intenzione di muovere nulla nella macchina comunale sino a quando non si sarà chiusa la partita per l’elezione del presidente dell’ente di corso Trieste.
Nonostante la discussione si andrà a concretizzare tra almeno un paio di mesi, le trattative per definire le caselle in entrata e quelle in uscita sono partite.
Si potrebbe registrare un cambio interno a Centro democratico anche se, la più votata di Caserta Mirella Corvino, dopo i rumors delle scorse settimane, pare abbia deciso di non entrare più nell’esecutivo.
Questa cosa, ovviamente, porta a rivedere la posizione dell’attuale assessore Camillo Federico con il quale c’è un patto che prevede la sua permanenza nell’esecutivo casertano sino alle amministrative a Mondragone dove, l’avvocato sarà sicuramente protagonista al fianco del consigliere regionale Giovanni Zannini.
La decisione della Corvino di non andare in giunta, potrebbe far optare il partito per un’altra soluzione o, anche per mantenere Federico che, comunque, non sta difettando per impegno in questa sua esperienza. Il non ingresso della Corvino va a scompaginare i piani di molti, dal momento che, un suo eventuale assessorato avrebbe risolto il problema delle donne.
A tal proposito, la partita più complessa, Marino dovrà giocarla con Luigi Bosco e con Campania libera che attualmente possono contare sulla presenza del vicesindaco Antonella De benedictis.
L’idea del vicepresidente della commissione Attività produttive è quella di poter nominare una figura più politica per quell’incarico come Vincenzo Girfatti, soluzione che, invece, non trova il gradimento di Marino.
Il mancato ingresso della Corvino non va a liberare la casella dell’uomo che permetterebbe al consigliere regionale di effettuare la sostituzione interna senza troppi contraccolpi. Per entrare Girfatti, e non mutare l’equilibrio delle donne imposto dalla legge, c’è bisogno che qualcun altro si assuma la responsabilità della quota rosa oggi in capo a Bosco con la De Benedictis.
La difficoltà dell’operazione, sta nel fatto anche che tra il sindaco e Campania libera i rapporti si intrecciano a doppio filo sulle provinciali.
Oggi Bosco ha due liste pronte da mettere in campo che è intenzionato, se non si riuscirà a fare sintesi, a mettere a disposizione del sindaco di Casagiove Roberto Corsale e di quello di Casaluce Rani Pagano. Ovviamente, e non poteva essere altrimenti, Marino non può cedere la seconda casella della città di Caserta, soprattutto se la soluzione è politica così come vorrebbe Bosco, a chi non potrebbe avere al suo fianco nella corsa per la presidenza di corso Trieste.
E’ da questo punto che parte il lavoro delle diplomazie che stanno cercando di fare in modo che entrambe le soluzioni combacino per fare in modo che il sodalizio tra Campania libera e il sindaco Marino viaggi a braccetto sia al comune che alla Provincia.
La situazione non è così fluida neanche in casa socialista dove gli aspiranti assessori sono almeno due, Dora Esposito ed Emiliano Casale con il partito storico che potrebbe pure decidere all’ultimo secondo, di indicare un proprio nome.
Se dovessero essere Casale o Esposito si creerebbe un altro incrocio con la lista di Centro democratico, in cui i due sono stati eletti, che porterebbe all’ingresso in consiglio comunale di Antonio Di Lella, oggi pure lui socialista, con Massimo Russo, che diventerebbe il primo dei non eletti e Camillo Federico il secondo.
E’ importante evidenziare questa situazione perché se, Mirella Corvino dovesse ripensarci, accettando la giunta ci sarebbero addirittura due scivolamenti nella lista di Cd.
Staremo a vedere, molto dipenderà, comunque da quanto saranno brave le diplomazie. La casella socialista, almeno sulla carta, dovrebbe essere liberata da Rita Martone, espressione del Quarto polo Caserta di Gianfausto Iarrobino che, comunque, farà di tutto per blindare il suo assessore. Non resta a questo punto che attendere come si metteranno le cose, visto che i capovolgimenti di fronte sono tanti e che in uscita c’è almeno un’altra casella: quella di Federico Pica.
