CASERTA. Le ultime novità nel trattamento dell’endometriosi e del dolore pelvico cronico, del prolasso degli organi pelvici in oncologia ginecologica, dell’innovativa e promettente tecnica del linfonodo sentinella e le linee guida fondamentali nella nuova legge sulla responsabilità professionale sono i temi al centro del congresso regionale di Campania e Basilicata dell’Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani campani), svoltosi lo scorso fine settimana a Caserta, al quale hanno partecipato oltre 600 tra ostetrici professionisti ospedalieri, del territorio e liberi professionisti.

La tre-giorni ha portato alla ribalta nazionale le provate capacità dell’avanguardia ostetrico-ginecologica campana.

Un’importante novità nel campo delle patologie pelvi-perineali - ha spiegato il dott. Davide De Vita, presidente del congresso, segretario regionale campano Aogoi e responsabile centro dolore pelvico dell'Ospedale di Battipaglia - riguarda l’utilizzo della chirurgia laparoscopia del retro peritoneo nella pelvi che raggiunge tutti i plessi nervosi. La stessa tecnica inizia a essere applicata per far recuperare la deambulazione ai paraplegici, sia donne che uomini, attraverso l’applicazione dei neuromodulatori. Un gruppo di esperti internazionali tra cui il prof. Vito Chiantera, ginecologo napoletano dell’Universita’ di Palermo, ha iniziato a lavorare sui nervi compromessi dei paraplegici. Per adesso, parliamo ancora di sperimentazione su alcuni casi”. 

Nel corso del meeting, è emerso il trend in diminuzione sui parti cesarei in Campania, reso possibile anche per effetto dei corsi periodici svolti sul territorio dall’Aogoi su simulazione in sala parto e sinergia con i neonatologi, che hanno portato ad aumentare la sicurezza di tutti i professionisti. La Regione, come già fatto per la frattura del femore, sta predisponendo un provvedimento che porterà la percentuale dei tagli cesarei nella media nazionale, grazie anche all’introduzione del parto in analgesia in tutti gli ospedali pubblici campani e ad una capillare azione osservazionale, analitica e formativa delle direzioni strategiche aziendali sui tagli cesarei evitabili nelle primigravide”, ha aggiunto il presidente De Vita, che ha sottolineato:

“Nei primi due mesi del 2017 negli ospedali campani in cui è già partito questo progetto la percentuale del taglio cesareo nelle primigravide e’ diminuito del 10%, evidenziando un’inversione di tendenza significativa