CASERTA. E’ bufera sul tesseramento Pd a Caserta città. Un duro documento firmato da Giovanna Abbate - Componente Ufficio adesioni,
Coordinamento PD Caserta, Antonio Ciontoli - Consigliere Comuanle PD, Vincenzo Claudio Battarra – ex Vicesegretario, Coordinamento PD Caserta, Maria Canzano – Dimissionaria segreteria, Coordinamento PD Caserta, Mario Troiano – ex Componente Segreteria, Assemblea PD Caserta, Raffaele Ausiello- Coordinamento PD Caserta, Pietro Canzano – Coordinamento PD Caserta, Angela Cerrito – Coordinamento PD Caserta, Mauro Desiderio – Coordinamento PD Caserta, Enrico Vellante - Coordinamento PD Caserta e Carlo Scatozza – Direzione Regionale PD mette in discussione la campagna di adesioni nel capoluogo.
«Il tesseramento al Pd del Circolo di Caserta si è concluso con gravi irregolarità rispetto alle norme previste dai regolamenti provinciale e nazionale.
Per tale motivo si è reso indispensabile inoltrare formale ricorso alle Commissioni di garanzia per il tesseramento sia provinciale che regionale e nazionale – spiegano i firmatari del documento - Questi i fatti avvenuti: Nella serata di martedì 28, alle ore 20,15 ,in sede di riunione conclusiva dell'Ufficio Adesioni del Circolo, veniva comunicato dal Segretario Enrico Tresca il numero complessivo delle iscrizioni al Partito Democratico realizzate .
Tale numero, 748, era maggiorato di 188 unità rispetto a quelle risultanti alla chiusura dell'ultima giornata prevista dal calendario del tesseramento, e cioè lunedì 27, alle ore 19.30 alla presenza di tutti i componenti della commissione ,vale a dire n. 559.
Nella stessa serata veniva inoltre data informazione dal Segretario di una richiesta avanzata da parte di alcuni componenti istituzionali a lui pervenuta il giorno 27, di organizzazione di una ulteriore giornata di tesseramento. Tale richiesta, presentata ai componenti a conclusione del giorno 28, non poteva più essere accolta e organizzata, pubblicizzandola come da regolamento ,per consentire ulteriori regolari iscrizioni. In aggiunta il segretario comunicava di avere fatto da solo 189 iscritti, senza rendere noto alla Commissione i nominativi degli stessi, gli estremi identificativi, nonché le quote di adesione. Insomma in un solo giorno il segretario senza convocare alcun organismo, previsto dal regolamento, aveva provveduto da solo a iscrivere circa il 25 per cento del totale delle iscrizioni che erano invece avvenute regolarmente, in 11 giorni, nel mese di febbraio, nelle sedi indicate dall'ufficio adesioni,presso la sede del Pd e al gazebo in piazza S.Agostino nelle domeniche stabilite,con la collaborazione dell'intera commissione. Con grande preoccupazione e rammarico i sottoscritti denunciano la gravità di tali fatti avvenuti in palese violazione di tutte le normative, disattendendo inoltre la fiducia di tanti cittadini e simpatizzanti che spontaneamente hanno atteso in lunghe file i giorni scorsi per dare la loro adesione al nostro partito».
Sulla questione secca è arrivata la presa di posizione del commissario provinciale Franco Mirabelli. «Spiace che qualcuno stia tentando di infangare il buon lavoro fatto sul tesseramento a Caserta e nel casertano, tentando, tra l'altro, di associarlo con le cose gravi che stanno succedendo altrove. Il comunicato firmato da dieci iscritti al PD di Caserta usa l'argomento del tesseramento solo per fare battaglia politica, dato che non c'è nessun rilievo che faccia pensare, o tanto meno dimostri, sia stato alterato il tesseramento stesso a Caserta. L'unica cosa grave di questa vicenda - spiega Mirabelli - è un intervento irresponsabile che approfitta del clamore suscitato dalle vicende napoletane per sporcare il buon lavoro fatto da tutto il PD casertano in queste settimane sul tesseramento».