SANTA MARIA A VICO. Esistono occasioni in cui mancano le parole, manca il fiato, manca la forza di dire qualcosa: quei momenti possono essere accompagnati da un silenzio rabbioso, lungo, profondo. Perdere un amico che in una soleggiata domenica di febbraio voleva soltanto vivere in una semplice normalità, insieme a chi gli voleva bene: la vita di Agostino è stata spezzata da una dannata fatalità, da un destino terribilmente bastardo ed ingiusto, senza un perché.

Volare via da questo mondo che era da 29 anni il suo mondo, il suo terreno pieno di sogni realizzati ed altri ancora da realizzare.  Un sorriso meraviglioso, una simpatia fuori dal comune, un altruismo che lo spingeva da anni a fare volontariato, insieme a disabili, bambini. Insieme a tutti, l’amico perfetto e mai banale. Sulle note de ‘La Rondine’ di Mango, la sua gente gli ha dato l’ultimo saluto: la sua canzone preferita, che Agostino ascoltava sempre: quando era felice, quando era triste. Un filo conduttore che gli ha fatto compagnia per 29 anni. Un fiume di persone ha riempito la Chiesa dell’Assunta di piazza Aragona, così come lo stesso spazio davanti al luogo sacro. Palloncini bianchi lasciati volare via in cielo, uno striscione con il suo viso con su scritto: “Ciao Agostino, il tuo sorriso brillerà per sempre”. Lacrime ed applausi pieni di rabbia, perché non doveva andare così. Un tragico finale per un giovane che non smetteva mai di lottare, rialzarsi e sorridere. Minuti strazianti, mille persone al seguito della bara che è arrivata fino al Parco De Lucia, un altro del luoghi del cuore di Agostino. Così come Rosciano, la grande casa dei suoi sogni. Per sempre con lui l’affetto di una comunità intera, la sciarpa della sua squadra del cuore, la Juventus. Tantissimi gli amici che hanno salutato per sempre una persona che non dimenticheranno mai. “Sai di Vento del Nord, sai di buono”: questa frase Mango l’avrà sicuramente pensata anche per chi come Agostino, avrebbe soltanto voluto volare, nell’umiltà e nell’entusiasmo più totale, come una Rondine.