Il Consiglio di Amministrazione dell’A.Ca.G.E. resta in carica per la durata del Consiglio comunale, con il rinnovo del Consiglio decade automaticamente.

  Il Sindaco, quindi, non ha esautorato i membri del vecchio CdA, che aveva cessato le proprie funzioni con il rinnovo del Consiglio comunale. Il Sindaco doveva procedere alla nomina del nuovo CDA, ma la situazione amministrativa-contabile dell’A.Ca.G.E. è impietosa. I bilanci dell’Agenzia (costituita nel 2010) risultavano meri prospetti di pagamenti eseguiti e non si è mai provveduto all’iscrizione nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, come previsto dalla Legge di Stabilità 2014 (è tutto scritto nella relazione del Collegio dei Revisori). La politica ha le sue colpe. Infatti, invece di esaltare e favorire le professionalità ed esperienze presenti tra i componenti dell’Agenzia, spesso, troppo speso, l’ostracismo di alcuni consiglieri comunali ha prodotto una sovrapposizione di compiti, causando questi negativi risultati di gestione.

In queste condizioni c’era il rischio che il Comune, nominando un nuovo CDA, poteva essere chiamato a intervenire a “copertura”, con fondi del proprio bilancio, sui risultati di gestione negativi.

L’Agenzia, dunque, andava soppressa, ma farlo a pochi giorni dal Carnevale significava, di fatto, annullare la manifestazione. Il Sindaco ha preferito nominare un Commissario che, consentendo la prosecuzione dell’attività dell’Agenzia, ponesse in essere tutte le azioni necessarie a regolarizzare la situazione amministrativa e contabile. L’incarico ha durata fino al 31.12.2017. E’ un passaggio fondamentale, anche se si decide di sopprimere l’A.Ca.G.E.  come pensiamo si debba fare,  per sostituirla con un organismo che sia in grado di assicurare maggior efficacia, efficienza ed economicità. Del resto la costituzione di un’Istituzione comunale si giustifica per assicurare elevati livelli di efficienza gestionale di servizi sociali e culturali troppo complessi per essere gestiti dagli uffici comunali.

Il Sindaco ha convocato alcuni componenti del vecchio CDA che avevano espresso il desiderio di un incontro.

Capua 3 luglio