SAN PRISCO. Il Movimento 5 Stelle all’attacco dell’amministrazione comunale di San Prisco, diretta dal sindaco Domenico D’Angelo. Attraverso una affissione muraria, i grillini fanno sapere: «La Regione Campania ha dichiarato inammissibile i progetti proposti dal nostro Comune nell’ambito del bando regionale per Fondo di rotazione.
Circa un milione di euro. Progetti, come la ricostruzione di tutti gli uffici scolastici, compreso quello di via Verdi (giusto per citarne uno), soldi persi perché non abbiamo inviato la documentazione necessaria, nonostante l’ufficio regionale avesse anche inviato una comunicazione di avviso per presentare questo documento nei tempi.
Inoltre, mesi fa, sollecitammo l’amministrazione per ottenere 5000 euro (gratis) dalla Regione per installare giostre per bambini diversamente abili. Volete sapere com’è andate a finire? Persi! Anche questa volta perché mancava una copia del documento di riconoscimento.
Cosa fanno i nostri apparati amministrativi e burocratici? L’opposizione, quando deciderà di svegliarsi? Hanno persino chiuso le loro sedi.
I nostri amministratori quando si decideranno ad amministrare? Sono stati capaci persino di lasciare i cittadini di San Prisco senza un assessore all’Ambiente nonostante la piaga dello sversamento illecito di rifiuti senza darne spiegazioni, ma ora sembra che l’assessore si sia ricreduto. Atteggiamento irresponsabile e per nulla trasparente nei confronti dei cittadini e ben distante dagli spot della campagna elettorale.
Cosa intendete, infine, fare in merito alla Tarsu-Ici del 2007 per le quali LeAli, nel 2013 all’opposizione, si era fatto addirittura promotore dei ricorsi ed oggi invece si ritrova ad essere ‘riscossore’, con in più l’aggiunta di more ed interessi.
E le bollette dell’acqua da parte della Publiservizi? Come viene calcolato il canone idrico? Quando il regolamento comunale del 2006 prevede regole precise? Quale aggio per la Publiservizi?
L’appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione ritenete sia stato rispettato? Noi crediamo proprio di no, e ci fermiamo qui per ora. Sono passati quasi otto mesi dal loro insediamento e la scusa del ‘Stiamo da poco, non ci sono soldi’ inizia a non reggere più».