SAN CIPRIANO D'AVERSA. Nella mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di 40 milioni circa euro, nella disponibilità degli indagati: Pasquale Mastrominico, nato a San Cipriano d’Aversa il 30.01.1951 e Giuseppe Mastrominico, nato a San Cipriano d’Aversa il 30.04.1958.
I due fratelli, imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, già tratti in arresto in data 15.11.2011, poiché ritenuti responsabili di concorso esterno in associazione mafiosa, espressione del clan “dei casalesi” - fazione Iovine per l’assegnazione di appalti e commesse pubbliche.
Il provvedimento, notificato ad altri 18 soggetti, terzi intestatari dei beni, individuati tra perenti e soci dei Mastrominico, riguarda in particolare 12 imprese edili/immobiliari, 71 terreni agricoli, 3 fabbricati rurali, 44 appartamenti, 52 autorimesse, 8 cantinole, 3 lastrici solari, un locale deposito industriale, 26 veicoli e 59 rapporti bancari ed investimenti, ubicati nelle province di Caserta, Napoli, Latina, Frosinone, L’Aquila e Pisa.
La confisca odierna scaturisce dall’iniziale proposta di applicazione di misura di prevenzione avanzata da questa Procura della Repubblica sulla scorta delle indagini patrimoniali svolte dal predetto Reparto Operativo e dal decreto di sequestro beni n. 83/12 del 22.01.2014 emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, eseguito 17.02.2014. Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, ha irrogato a carico dei germani MASTROMINICO Pasquale e Giuseppe, anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni due.