CASERTA. "Credo che in un ognuno di noi si nasconda un eroe che nel suo piccolo e con grande forza di volontà possa aiutare a migliorare questa nostra terra martoriata e devastata". Queste le parole dell'autrice ed archeologa Lidia Vignola ieri presso la libreria Pacifico alla presentazione del suo libro "La memoria del Fuoco", presenti anche l'assessore Daniela Borrelli, l'archeologo Tsao Cevoli e Cira Napoletano coordinatrice dell'evento.
"Sono fortemente convinta che il legame con il territorio sia fondamentale per gettare le basi del rispetto verso la propria origine ed appartenenza,- continua l'archeologa - se non conosciamo la nostra terra non siamo in grado di amarla e proteggerla e la mia esperienza di archeologa mi ha messo dinnanzi a delle responsabilità civili e soprattutto morali. Mi sono chiesta ad un certo punto cosa avrei risposto a mia figlia se mai mi avesse chiesto cosa avessi fatto io per proteggere la mia terra. Proprio per questo senso di responsabilità ho deciso di narrare, attraverso le esperienze del mio vissuto personale e lavorativo, tutte le difficoltà che si affrontano scavando in una terra che conserva tutto sia il male che il bene".
Un libro, quindi, che cerca di mettere in evidenzia le vere difficoltà che affrontano gli archeologi che spesso devono battersi contro numerosi ostacoli: muro di omertà, scavi clandestini e nemici come polveri e veleni che si trovano sotto terra. "Se ci fosse stata la cultura dell'appartenenza al territorio- interviene l archeologo Tsao Cevoli- e avessimo imparato a rispettare il passato, la sua terra e le sue origini, forse oggi ricorderemo Scampia non per le "Vele" ma per sue inesplorate ville romane". L'autrice conclude " Sono convinta si può rinascere anche dopo che il fuoco ha bruciato tutto, un pò come la lava vulcanica che prima distrugge ma poi lascia tra le sue ceneri qualcosa per ricominiciare a vivere, ma ci vuole la tenacia e la volontà di tutti".
Simona Marcuccio