OTTAVIANO. Alle primissime ore dell’alba dello scorso fine settimana in Ottaviano in provincia di Napoli è stata avviata dai Carabinieri Forestali, unitamente con le Guardie zoofile e venatorie del Nucleo provinciale di Napoli dell’Ente Nazionale Protezione Animali (E.N.P.A.), una vasta operazione antibracconaggio per contrastare il grave e persistente fenomeno dell’attività di bracconaggio oramai molto frequente nel territorio campano.

Nel corso dell’operazioni i militari ed i volontari dell’ENPA venivano a conoscenza che nel Parco Nazionale del Vesuvio si svolgeva una fattiva attività di bracconaggio. Il personale operante si portava sul posto dopo aver percorso nella fitta vegetazione un km a piedi e nel buio della notte. Senza far alcun rumore gli uomini della Benemerita, che ha accorpato dal 1° gennaio anche le funzioni prima svolte dal Corpo Forestale, notavano una persona nel tipico atteggiamento di cacciatore in attesa della sua preda. Dopo essersi qualificati, il personale ha identificato il soggetto. Al bracconiere veniva subito posto sotto sequestro il fucile e le cartucce, e veniva invitato a seguirli nella locale caserma per tutti gli atti di rito. All’interno del Parco Nazionale del Vesuvio vi erano altre persone intenti nell’attività venatoria, ma all’atto del fermo del soggetto sono improvvisamente scappati tutti, sapendo che nel Parco è proibito cacciare. Il bracconiere di 55 anni, dopo tutti gli atti di rito, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica competente per esercizio venatorio nel Parco Nazionale del Vesuvio. Parimenti, lo stesso è stato sanzionato amministrativamente per una somma di circa 1.000 euro. Il provvidenziale intervento dell’Arma dei Carabinieri, congiuntamente ai volontari dell’ENPA, ha fatto si che il bracconiere non riuscisse ad abbattere alcun esemplare attualmente esistente all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Nunzio De Pinto