CERVINO. La delibera di giunta comunale più dura da digerire per i cittadini: aumenta visibilmente il prezzo della mensa, arrivano a 60 euro per un blocco di 22 ticket.

Una cifra esorbitante che manderà certamente su tutte le furie i genitori che con tanti sacrifici lasciano i figli a pranzo a scuola per andare a lavorare e ‘tirare avanti’. La mazzata per i non residenti è ancora più forte: 75 euro, sempre per 22 ticket. Il singolo pasto costerà ai piccoli studenti residenti 2,74 Euro, mentre per i non residenti 3,42 Euro. Numeri cocenti, un ottimo servizio della mensa macchiato ancora una volta, ma non dall’olio che fuoriesce dai piatti preparati per i bambini, ma dai sanguinosi debiti del Comune. L’esecutivo aumenta le tasse visibilmente, i residenti vanno su tutte le furie ma alla fine restano sulla poltrona a ‘sbraitare’, come scriveva Pino Daniele in ‘A me me piace o blues’.  Un grido di rabbia che però non passa mai alla protesta, per buona pace del sindaco Giovanni De Lucia e del suo braccio destro Biagio Di Nuzzo, amministratori e sempre più padroni del paese.