CAPUA. «Il sindaco Centore non nasconda la sua inconsistenza politica dietro lo specchietto per le allodole del dissesto. Quando si è candidato sapeva a che cosa andava incontro, noi non abbiamo mai nascosto la situazione del Comune.

Del resto, in consiglio il suo superassessore Bari ha certificato i numeri che abbiamo sempre dichiarato quando eravamo alla guida della città… Se il generale pensava che fare il sindaco era una scampagnata da Roma a Capua le cose non stanno così. Centore si dimostri la persona seria qual è, cominci ad amministrare oppure vada a casa». Va giù duro l’avvocato Giuseppe Chillemi nel fotografare la situazione della sua città. «Non si riunisce una giunta, non si fa alcuna attività di programmazione – ha specificato Chillemi – sono due mesi e mezzo che la città è in balia di un rimpasto che non si riesce a chiudere. Nelle nostre radici storiche c’è la competizione con Roma, ma sulla cultura e l’arte. Mi sembra, invece che Centore voglia duellare con la Raggi sull’evanescenza politica. Possiamo dire, purtroppo, che sta vincendo a mani basse… ».