Il Comitato Nazionale dei Ricorrenti del Concorso DS 2011 torna alla carica per rivendicare i diritti di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, portando all’attenzione del nuovo Governo la situazione irrisolta dei docenti che hanno partecipato all’ultimo Concorso a Dirigente scolastico e sono ancora in attesa di avere giustizia.
Lo annuncia Elisabetta Corvino, Consigliere Comunale di Casal di Principe, Referente del Comitato Nazionale Concorso DS 2011 e portavoce del disagio e delle aspettative di tutti i ricorrenti italiani dell’ultimo Concorso a Dirigente scolastico.
“Una storia tormentata quella del Concorso Ds 2011 che non può essere ignorata dal nuovo Governo, tenendo conto che il cambio degli interlocutori politici non può comportare l’annullamento degli sforzi fatti dal Ministro uscente”, dichiara la Corvino, che aggiunge: “siamo ancora in attesa di un emendamento che riconosca ai Ricorrenti del 2011 gli stessi diritti dei Ricorrenti del Concorso del 2004, emendamento che era stato presentato da esponenti delle diverse forze politiche che si esprimono in Parlamento, ma le ultime vicende referendarie hanno imposto una restrizione dei tempi di approvazione della legge di bilancio che non ha consentito la discussione delle modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera”.
L’intervento del Governo non è più prorogabile perché è urgente apportare i necessari correttivi degli effetti della La Legge 13.7.2015 n. 107, che ha previsto una sanatoria per i soggetti che avevano un ricorso pendente relativo al Concorso 2004/2006 e che ha escluso clamorosamente i ricorrenti del Concorso Ds 2011.
La suddetta Legge ha di fatto considerato i Ricorrenti del 2011 diversi davanti alla legge non essendovi differenze tra la pendenza del 2004/ 2006 e quella del 2011 e non essendovi differenze di condizioni tra ricorrenti del 2004 e quelli del 2011: contenzioso pendente per essere stati ingiustamente fermati dopo aver superato la prova preselettiva, unica prova oggettiva, legittima e ritenuta valida da tutte le sentenze definitive pronunciate da tutti i tribunali amministrativi. “Purtroppo non può dirsi altrettanto delle prove scritte e orali, soggette alla discrezionalità di un sistema di reclutamento per sua natura arbitrario, da parte di commissioni che in alcune Regioni sono state considerate illegittime con conseguente annullamento di tutte le procedure concorsuali, mentre in altre Regioni sono state legittimate dalla giustizia amministrativa con rocambolesche sentenze che hanno avuto il condivisibile scopo di difendere la Pubblica Amministrazione dagli effetti devastanti di un annullamento, ma che certamente non hanno lavato le coscienze.
A completare questo quadro già discutibile sotto il profilo etico si aggiunge il tassello, tutt’altro che trascurabile, della richiesta di rinvio a giudizio dei membri delle commissioni esaminatrici in Campania, accusati dalla Procura di Napoli di falso, abuso d’ufficio e associazione a delinquere finalizzata a favorire alcuni candidati.
Considerato che le condotte indagate non possono non aver condizionato l’operato delle Commissioni giudicatrici e ove non costituissero reato rivelano inequivocabilmente il malcostume della raccomandazione, i candidati Ricorrenti attendono fiduciosi che il nuovo Governo predisponga un intervento urgente che porti a compimento il percorso iniziato dal Governo Renzi, che sani definitivamente la questione Concorso Dirigenti scolastici 2011 , che riconosca ai Ricorrenti del 2011 gli stessi diritti dei ricorrenti del 2004 e del 2006, mettendo la parola fine a questa brutta pagina di storia della scuola italiana” continua Elisabetta Corvino che si dichiara soddisfatta anche dell’impegno assunto del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che nei giorni scorsi ha dichiarato di voler contribuire a risolvere definitivamente la questione Dirigenti scolastici. “Non capisco invece il silenzio dei Sindacati sulla vicenda, essi chiedono insistentemente, infatti, subito il bando del nuovo Concorso per tamponare l’emergenza delle reggenze, senza chiedere di sciogliere prima i nodi di quello precedente: la sanatoria dei Ricorrenti in tempi brevi, invece, oltre che un doveroso atto di giustizia nei confronti dei docenti che da cinque anni aspettano la risposta dello Stato, sarebbe una soluzione immediata al problema delle reggenze, considerato che le procedure concorsuali certamente non potranno terminare entro il prossimo settembre e che certamente più di mille scuole dovranno affrontare un nuovo anno scolastico senza Dirigenti!”. Conclude Elisabetta Corvino
