MADDALONI. Infuocata riunione dell’ufficio di piano a Maddaloni dopo le polemiche che hanno accompagnato la vigilia della seduta con il botta e risposta tra il capogruppo di Maddaloni nel cuore Antonio Di Nuzzo e il sindaco Rosa De Lucia.
Ad aprire le schermaglie è stata proprio Maddaloni nel cuore con Andrea De Filippo che ha chiesto come mai il Comune si ostini a convocare il capogruppo, quando sin da subito è stato chiarito che il delegato per la formazione debba essere lui. La discussione si è accesa quando l’assessore Giuseppe D’Alessandro ha proposto che le relazioni che accompagnano il Puc fossero riunite in una sola. Sull’argomento c’è stato un uno due del consigliere Luigi Bove e di Andrea De Filippo che rispettivamente hanno sottolineato come ci sia poca trasparenza nell’atto e che, visto che la maggioranza ha impiegato sei mesi per redigere queste relazioni, ne servono altrettanti all’opposizione per le controdeduzioni. In particolare, Bove ha sottolineato come il Puc non sia pubblicato sul sito del Comune e come non sia stata data la giusta rilevanza per fare in modo che la città venisse a conoscenza di quello che si sta facendo. «Il Puc è uno strumento fondamentale per il futuro di Maddaloni non può essere deciso così in fretta e furia – ha spiegato Bove – c’è stata poca trasparenza sino ad oggi, è giusto che la città possa conoscere il piano e fare le sue opportune valutazioni». Sulla questione della poca pubblicità, il tecnico di Forza Italia Maria Valentino ha dato ragione al consigliere Bove. D’Alessandro coglie l’occasione della seduta turbolenta per togliersi il sassolino dalla scarpa e accusare il Pd reo di non aver partecipato assiduamente alle riunioni. Intanto le procedure devono essere completate entro il 25 luglio non si vuole rischiare il congelamento delle pratiche.