SANTA MARIA CAPUA VETERE. Continua il momento nero per la sanità privata in Campania. Ad essere colpita in pieno dalla crisi anche una nota clinica di Santa Maria Capua Vetere.
Parliamo della ‘Minerva spa. Casa di Cura Santa Maria della Salute’, i cui dipendenti hanno proclamato uno stato di agitazione. Lo scorso 27 ottobre, durante l’assemblea dei lavoratori, convocata dai sindacati, è emerso un grave ed insostenibile disagio del personale, dovuto alla mancata erogazione di tre mensilità del corrente anno, che si aggiungono al mancato rispetto del Piano di Rientro degli arretrati relativi al 2015, pari ad altre tre mensilità. «Gravi inadempienze – si legge nella nota dei sindacati – non solo impediscono il sostentamento personale e familiare dei lavoratori, ma mettono a repentaglio il prosieguo stesso delle attività lavorative, in quanto rendono oramai impossibile anche l’affrontare le spese di trasporto per recarsi al lavoro. La precarietà dovuta alla mancata erogazione viene aggravata dall’incertezza del proprio futuro che grava sui lavoratori, stante le problematiche relative all’accreditamento definitivo della Casa di Cura Santa Maria della Salute, ed il complesso contenzioso che ne deriva. Per questi motivi, viene proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale della Casa di Cura di Santa Maria Capua Vetere, e contestualmente viene chiesto di avviare la procedura obbligatoria di raffreddamento dei conflitti».
Sulla delicata vicenda interviene il coordinatore Cisl Maurizio Cecere che afferma: «La Casa di Cura Santa Maria della Salute vive le stesse difficoltà che, purtroppo, riscontriamo in tutte le strutture private della Campania. Sono mesi che denunciato lo stato delle cose; adesso occorre intervenire in maniera decisa e concreta».