SANTA MARIA A VICO. Continua la guerra tra l’opposizione e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Nuzzo. I membri della minoranza Danilo DI Cecco, Vincenzo Vigliotti, Pina Sgambato, Giancarlo Bernardo ed Emmanuele De Lucia, hanno scritto un’altra puntata di quella che sta diventando una vera e propria soap opera personale e politica contro il presidente del consiglio comunale Giuseppe Nuzzo, con un altro manifesto molto duro. Le opposizioni hanno accusato Nuzzo di un atteggiamento in consiglio comunale, non proprio imparziale, anzi tutt’altro: arrogante e spacchioso, per usare le loro parole scritte sul manifesto. Il perché di quest’atteggiamento, secondo Bernardo e company, sarebbe un modo per ‘nascondere’ i favori che l’amministrazione comunale guidata da Andrea Pirozzi, ha fatto ad alcuni consiglieri. La minoranza poi elenca le domande a cui l’amministrazione pirozziana non ha risposto:
“Quali atti sono stati prodotti per l’attuazione della zona industriale che avrebbe dovuto produrre centinaia di posti di lavoro? Che fine ha fatto il gemellaggio con Caispe e Gaillac? Quali benefici hanno ottenuto bambini ed anziani dall’Ambito delle Politiche Sociali? Quali soluzioni sono state adottate per coloro che hanno acquistato cappelle gentilizie e loculi cimiteriali? Quando sarà eliminata la pista ciclabile ed il degrado ad esso sotteso? Che fina ha fatto il 20% delle indennità degli amministratori da destinare alle famiglie bisognose, come promesso nel primo consiglio comunale? Che fine hanno fatto i fondi Miur per le indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici comunali per la messa in sicurezza? Per quale motivo la gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani è stata annullata dalla Stazione Unica Appaltante? In attesa di aprire un serio confronto politico sugli argomenti testè esposti, questa opposizione si aspetta una presa di coscienza da parte di alcuni componenti della maggioranza sull’opportunità di rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico che fino ad oggi hanno ricoperto ottenendo “favori” e prebende”. Un manifesto dai toni accesi, dunque, certamente politicamente valido e che prova ad inchiodare l'attività pirozziana, ma dai contorni personali che alla comunità santamariana non può interessare. E’ arrivata dopo poche ore la risposta del presidente del consiglio comunale Giuseppe Nuzzo: “Le accuse mosse alla mia persona sono sinonimo dell’assoluta assenza di argomentazioni da parte delle opposizioni, e le stesse qualificano chi le ha fatte e non certo chi le ha ricevute. Avevo deciso di non replicare per non alimentare inutili polemiche e per non inasprire gli animi ma, alla luce degli ultimi fatti, mi corre l’obbligo di farlo. Lo faccio con assoluta serenità atteso che le critiche che mi sono state rivolte non mi “toccano” poiché il mio essere è ben lontano dalla “arroganza e spocchiosità” e chiunque mi conosce o mi ha seguito nei consigli comunali, può ben dirlo.
Ho sempre affrontato con serietà e responsabilità il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale ed in ogni seduta consiliare l’unica mia premura è stata sempre e solo quella di far rispettare il regolamento, talvolta mostrando elasticità nella gestione degli interventi e dei tempi concessi ai consiglieri di opposizione, soprattutto nelle discussioni relative alle interrogazioni. A tal uopo invito, coloro i quali lo ritenessero opportuno, a verificare quanto innanzi detto ascoltando le registrazioni agli atti dei Consigli Comunali o a partecipare direttamente agli stessi. Per mero tuziorismo preciso che la gestione del Consiglio Comunale da me presieduto garantisce proprio le minoranze in quanto, malgrado gli articoli di cui al capo 4 del regolamento per il funzionamento del consiglio fissino il numero massimo degli interventi ed i tempi in cui questi debbano concentrarsi, ho sempre mostrato tolleranza atteso che non ho mai negato gli interventi attinenti e le interrogazioni, anche oltre i tempi previsti. Quindi se qualche inosservanza al regolamento c’è stata è da dire che la stessa si è risolta sempre e solo a vantaggio delle minoranze. Non si comprende il motivo della contestazione riguardo l’ultimo Consiglio Comunale: nulla da nascondere, nessun imbarazzo, nessuna difficoltà!!! La mia imparzialità trova riscontro nella circostanza che non è stato ammesso l’intervento a due consiglieri di maggioranza. Dove è la faziosità in tutto ciò??? Se tanto viene contestato per un diniego alla richiesta di intervento per “fatto personale” allora vale la pena richiamare l’art. 37 del regolamento in virtù del quale “la richiesta di parola per fatto personale deve essere motivata e valutata nella sua sussistenza; non è ammesso - sotto pretesto di fatto personale – ritornare su una discussione chiusa e fare apprezzamenti sui voti del consiglio”. A Santa Maria a Vico i Consigli Comunali da me presieduti durano diverse ore, tanto che da alcuni sono stati etichettati come “Consigli fiume”. Ciò è sinonimo del fatto che ogni argomento viene largamente dibattuto, affrontato, analizzato e sviscerato, nel pieno contraddittorio delle parti con lunghi interventi concessi ai consiglieri di opposizione. Aggiungo infine, per completezza dei fatti, che la mia disponibilità nei confronti del gruppo di opposizione è stata confermata anche allorquando ho differito l’ultima conferenza dei capigruppo accogliendo la richiesta dei consiglieri Bernardo e Sgambato che chiedevano un rinvio per impedimento. Tanto per informare i miei concittadini sulla reale gestione e svolgimento del Consiglio Comunale. Questa la mia arroganza”. Una risposta lunga e certamente dai toni più tranquilli. Questo botta e risposta però, come già detto, non può interessare alla comunità santamariana che già durante il consiglio comunale aveva assistito alla disputa tra le opposizioni e il presidente del consiglio comunale, con un chiacchiericcio da provincia. Alle altre domande politiche ed amministrative mosse dalle opposizioni, si attende la risposta della maggioranza Pirozzi, pronta a ribattere colpo su colpo.
