CASERTA. Onorevole Ventre, tanto a livello nazionale, quanto in provincia di Caserta stiamo assistendo alla dissoluzione del centrodestra...
«Non è esattame così. Ci troviamo in una fase di riassetto del sistema partitico nazionale. Implosi i modelli tradizionali che partivano da una base valoriale e filosofica, i partiti di oggi vengono strutturati in base ai fatti. E’ la contingenza che determina i programmi da seguire non un tessuto culturale. Questo vale per tutte le forze in campo a cominciare dal Pd che oggi è la più grande. Ed è in questo quadro che uno come Renzi riesce ad emergere e a diventare leader, forse l’unico leader che oggi c’è in Italia. La sua grande capacità di comunicazione e di organizzazione lo fanno emergere a dispetto di un’inconsistenza politica allucinante. La dimostrazione di quanto dico è data da una riforma costituzionale, di cui pure c’era l’esigenza, a dir poco vergognosa. Neanche un bambino delle scuole elementari poteva immaginare di costruire un Senato con i consiglieri regionali. Non è così che si risparmiano soldi... Sappiamo tutti che il 75% delle spese del Senato non sono legate ai compensi. L’altro aspetto che pure non va sottovalutato è quello legato al processo di passaggio da democrazia partecipata a democrazia diretta che stiamo vivendo anche grazie alla facilità di comunicazione che ci offrono i nuovi mezzi».
Cosa comporta tutto questo sui territori?
«Basta vedere quello che è successo a Caserta dove gruppi di potere si sono spostati dal centrodestra al centrosinistra determinando la vittoria di Carlo Marino. Anche Mimmo Guida ha costituito un gruppo... In maggioranza ci sono cinque sei gruppi che impediscono la governabilità del Comune. Tutti vogliono sedersi alla tavola, ma non capiscono che è vuota e che i piatti sono vuoti... Oggi il sindaco può contare su tre consiglieri comunali visto è considerato che anche il Pd è diviso in due gruppi contrapposti che non si salutano nemmeno l’uno con l’altro...».
La filiera istituzionale aiuterà comunque Marino.
«L’abbiamo vista con la figuraccia del G7... C’è un dato incontrovertibile: Renzi è venuto nella nostra provincia in campagna elettorale a Marcianise, a San Tammaro, senza contare la sua presenza a Napoli, senza mai degnarsi di venire a Caserta città, qualcosa pure significherà questo...».
Può essere Parisi la risposta ai problemi del centrodestra?
«Non credo. Parisi è un uomo di grande cultura e grande capacità politica, ma non ha il carisma per organizzare milioni di persone».
E in provincia di Caserta? Come si riorganizza il centrodestra che, ormai ha assunto una veste civica?
«Come Primavera casertana cercheremo di dare il nostro contributo organizzando corsi di formazione politica e lavorando nell’interesse del territorio».
