SANTA MARIA CAPUA VETERE. Le dichiarazioni del consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere Carlo Russo rilasciate alla nostra testate, hanno provocato, inevitabilmente, la reazione dei cittadini vertici del Partito democratico. Ecco la nota del Pd sammaritano: «Da una intervista al consigliere comunale Carlo Russo, leggiamo che il suddetto dichiara testualmente: ‘Io non ho e non ho mai avuto una tessera del Partito Democratico’, questo è assolutamente vero, ma dobbiamo affermare in tutta franchezza che tale posizione non ha provocato ne sconforto ne panico fra i nostri iscritti ed i nostri elettori. Piuttosto lo stupore è stato generato dalla circostanza che il consigliere comunale Russo fosse la stessa persona che, nel febbraio 2016, era componente della Commissione Adesioni al Tesseramento del Circolo del Partito democratico di Santa Maria Capua Vetere, ed in tale veste si è tanto adoperato a sollecitare amici e parenti a sottoscrivere l’adesione al nostro sodalizio, elenchi che vi mettiamo da subito a disposizione. Inoltre, lo stesso in maniera alquanto rocambolesca si sottraeva all’adesione al partito adducendo motivazioni sempre varie e vaghe. Ecco questo ci lascia alquanto perplessi, la stessa perplessità che ci assale alla luce del rapporto di cordialità e collaborazione fattiva che il consigliere comunale Russo in questa veste ha intrattenuto con i vertici del partito cittadino.

Appare altrettanto incomprensibile l’affermazione del consigliere comunale Russo secondo la quale parrebbe che il circolo cittadino sia ‘gestito in maniera familistica e autoritaria’, considerato che egli stesso afferma di non essere mai stato democratico: dobbiamo ritenere che il consigliere sia in possesso di doti divinatorie ovvero si affidi al pettegolezzo. Preferiamo non replicare alle dichiarazioni farneticanti riguardo Stefano Graziano: certe invettive appaiono gratuite e fuori luogo e, per altro, non tengono conto né degli approdi cui la magistratura sta pervenendo, né delle determinazione  dei vertici nazionali e regionali del Pd che, unaninemente hanno riconosciuto all’amico Stefano un valore politico ed umano di indubbio spessore. Infine speravamo che la calunnia e la diffamazione fossero bandite dall’azione politica della classe dirigente della nostra cittadina, ma prendiamo atto che tale strumento è ritenuto da alcuni ancora una risorsa. Gravissima l’affermazione: ‘un segretario cittadino che esce con qualche zona d’ombra da alcune intercettazioni che hanno caratterizzato un periodo buio di questa città’. Siamo convinti che si debba ritenere naturale che il segretario cittadino del partito di maggioranza che sostiene una amministrazione abbia rapporti con chi la guida ovvero il sindaco, rapporti che il segretario politico ha sempre gestito in assoluta trasparenza e con il massimo coinvolgimento dell’ufficio di segreteria, del direttivo di circolo, del gruppo consiliare e della rappresentanza in giunta, condividendo ogni scelta ed indirizzo, come testimoniato dagli innumerevoli documenti ed iniziative. Prendiamo distanza da simili toni e metodi ed invitiamo il consigliere comunale Carlo Russo a profondere i propri sforzi per dare un senso alla propria presenza in consiglio comunale, magari facendosi finalmente apprezzare per qualche contributo politico e non per la ricerca di visibilità sugli organi di stampa con interventi offensivi e dialetticamente aggressivi, sempre che ciò rientri tra le proprie prerogative».